Ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi: cosa prevede l’Europa

Ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi: cosa prevede l’Europa
In Sustainability

L’impatto ambientale degli imballaggi è diventato un problema sempre più rilevante nel contesto attuale, in cui la produzione e il consumo di beni sono in costante aumento.


Ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi: cosa prevede l’Europa. L’Europa ha riconosciuto la necessità di affrontare questa sfida e ha adottato diverse misure volte a ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. In questo articolo, esploreremo le principali iniziative e politiche dell’Unione Europea (UE) per affrontare questa problematica e promuovere soluzioni sostenibili.

Leggi anche: “Etichettatura degli imballaggi: obbligo dal 1° gennaio 2023

Maggiore sostenibilità del packaging in Europa

L’Europa sta affrontando con determinazione la sfida di ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi. Attraverso una serie di politiche e iniziative, l’UE si sta concentrando sulla prevenzione dei rifiuti, il riciclaggio, la riduzione dell’uso di plastica monouso, la promozione dell’economia circolare e l’informazione al consumatore.
Queste misure sono volte a creare un sistema di imballaggi più sostenibile che riduca l’impatto ambientale, promuova l’efficienza delle risorse e favorisca la transizione verso un’economia più verde. È importante che i consumatori, le imprese e le istituzioni lavorino insieme per adottare comportamenti e soluzioni sostenibili e contribuiscano ad un futuro migliore per il nostro pianeta.

La proposta di regolamento UE

Il 30 novembre 2022 la Commissione Europea ha depositato una proposta di regolamento che detta nuove regole in materia di imballaggi e rifiuti di imballaggio nell’UE. La proposta si applicherà a tutti gli imballaggi di qualsiasi materiale immessi sul mercato dell’Unione. Il regolamento che seguirà abrogherà la Direttiva sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio, direttamente applicabile a tutti gli Stati membri dell’UE, senza necessità di essere recepito nella legislazione locale.
La proposta sarà ora esaminata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE. L’iniziativa della Commissione Europea è stata presentata negli stessi giorni di pubblicazione delle linee guida sull’etichettatura degli imballaggi, emanate dal Ministero della Transizione Ecologica. L’apposizione dell’etichettatura obbligatoria dal 1 gennaio 2023 ha come scopo principale la raccolta, il riutilizzo, il recupero e il riciclaggio degli imballaggi, offrendo una corretta informazione ai consumatori sulle destinazioni finali degli imballaggi.

Obiettivi e proposte per il mercato UE

L’obiettivo generale della proposta legislativa è quello di ridurre gli impatti ambientali negativi degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Nello specifico, la proposta ambisce a:

  • ridurre la produzione di rifiuti di imballaggio;
  • promuovere un’economia circolare per gli imballaggi in modo efficiente dal punto di vista dei costi;
  • promuovere la diffusione di contenuto riciclato all’interno degli imballaggi.

La proposta introduce nuove regole per quanto riguarda gli imballaggi immessi sul mercato dell’UE, nello specifico:

  • Riciclabilità: tutti gli imballaggi immessi sul mercato dovranno essere riciclabili. La riciclabilità dell’imballaggio sarà misurata in una scala da A a E, dove E corrisponde a imballaggio non riciclabile e di conseguenza vietato sul mercato;
  • Riutilizzabilità: tutti gli imballaggi immessi sul mercato dovranno essere progettati e utilizzati in modo da poter essere riutilizzati il maggior numero di volte. Gli operatori economici che immettono sul mercato imballaggi riutilizzabili dovranno garantire l’esistenza di un sistema di riutilizzo di tali imballaggi. Inoltre, alcuni imballaggi monouso saranno esplicitamente vietati (ad esempio, gli imballaggi monouso per frutta e verdura fresca, così come gli imballaggi monouso in miniatura come i flaconcini di shampoo).
  • Dimensioni: ogni unità di imballaggio dovrà essere ridotta alle dimensioni minime in termini di peso e volume. Si dovrà garantire che il rapporto di spazio vuoto non superi il 40% del volume totale dell’imballaggio;
  • Utilizzo di contenuto riciclato: le parti in plastica degli imballaggi dovranno contenere una precisa quota di contenuto riciclato recuperato da rifiuti in plastica post-consumo per ogni unità di imballaggio.

Inoltre, per quanto riguarda i primi due punti (riciclabilità e riutilizzabilità) diverrà obbligatorio apporre:

  • simboli armonizzati a livello europeo sui bidoni e sugli imballaggi per indicare la differenziazione, nonché sugli imballaggi per indicare la riutilizzabilità. Ciò include l’obbligo di aggiungere, entro il 1° gennaio 2028, etichette che consentano la raccolta differenziata di ciascun materiale;
  • QR code da aggiungere agli imballaggi per fornire ai consumatori maggiori informazioni sulla riutilizzabilità dell’imballaggio del prodotto e indicare i punti di raccolta per il riciclaggio.

Per approfondire: “Carta riciclata e carta riciclabile: le differenze tra i due processi

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