Packaging protagonista del commercio elettronico

Packaging protagonista del commercio elettronico
In Packaging

Il packaging ha acquisito negli ultimi mesi un’importanza crescente in corrispondenza dell’incremento dei consumi derivati dall’acquisto di beni online.

La recente epidemia di Covid-19 ha avvicinato anche i più scettici, dando un impulso agli acquisti tramite le piattaforme digitali.

Moda, cosmesi e alimentari, ma anche attrezzature sportive e prodotti di intrattenimento sono stati acquistati online con maggior frequenza, magari superando quella barriera di scetticismo che riguardava il commercio elettronico.

A una maggiore richiesta di spedizioni è corrisposta una maggior necessità di imballaggi che potessero sopportare i vari settori industriali. In tal senso, il packaging è diventato vero e proprio protagonista di questo periodo.

La competitività di un e-Commerce non si fonda solo sulla qualità del prodotto, ma anche e soprattutto su come si conclude il percorso di acquisto.

Tralasciando i servizi di pre e post vendita, un utente si aspetta che la sua consegna arrivi in tempi veloci e in maniera integra. Tutte queste istanze dovevano essere accompagnate anche da un altro fattore, ossia la sostenibilità.

Secondo le stime fornite da Netcomm, solo in Italia si generano 20 milioni di consegne mensili derivanti dall’e-Commerce. Il flusso di imballaggi è notevole, e proprio questo gettito di imballaggi può rappresentare un’opportunità per la filiera del riciclo.

Il packaging: la necessità di un prodotto sostenibile

Il packaging utilizzato generalmente nella filiera logistica è costituito da scatole americane in cartone ondulato, anche se, per gli oggetti di dimensioni più contenute, possono essere impiegate delle buste in carta o plastificate, oppure con una speciale imbottitura nel caso di oggetti più fragili.

Le aziende che si sono rivolte ai propri clienti tramite il commercio online si sono dovute quindi porre il problema di quale potesse essere la miglior soluzione per spedire i propri prodotti in maniera tale che potessero arrivare integri a destinazione.

A un aumento degli acquisti online corrisponde, di conseguenza, un aumento degli imballaggi immessi in circolo, ma tutto ciò non si deve tradurre necessariamente nella creazione di un rifiuto. 

In tal senso, se per l’imballaggio primario poco è cambiato, nel senso che le aziende che avevano intrapreso dei passi verso l’adesione a sistemi di produzione e distribuzione nell’ottica della circolarità hanno continuato per questa strada, per quanto riguarda l’imballaggio secondario la situazione è ben diversa.

Il problema è stato quello di trovare una strategia che conciliasse la tutela ambientale e degli ecosistemi forestali, il minor uso possibile di materiali di imballaggio e allo stesso tempo limitare l’uso della plastica. 

La risposta consiste nel privilegiare i prodotti provenienti dalla filiera del riciclo, al fine di attuare una strategia rispettosa dell’ambiente.

Il cartone ondulato è risultato il candidato perfetto per assolvere a tutte queste necessità proprio perché biodegradabile, resistente e riciclabile, ma anche realizzato a sua volta con materie prime provenienti dalla filiera del riciclo.

L’importanza dell’utilizzo di imballaggi in cartone ondulato

Secondo le percentuali raccolte dalla Banca Dati dell’Istituto Italiano Imballaggio relative al settore del packaging, si è concluso che il 92% degli ordini viene spedito in imballaggi di cartone ondulato.

Tramite questo materiale si possono produrre diverse tipologie di scatole, dalle dimensioni più grandi a quelle più piccole, che possono essere utilizzate sia nella catena di confezionamento manuale che in quella automatizzata. Per gli oggetti più piccoli, come prodotti di cancelleria, libri, videogames ecc. è diffuso l’uso di buste rigide in cartone ondulato.

Si stima che nel 2019 siano state 293.000 le tonnellate di cartone ondulato utilizzato per la produzione di scatole per spedizioni. Dopo l’uso la maggior parte degli imballaggi viene destinata alla filiera del riciclo, alimentando la produzione di nuovo cartone. 

In Italia gli imballaggi recuperati raggiungono una percentuale dell’80% ponendo il Paese in anticipo rispetto alle direttive europee, che richiedono entro il 2030 di raggiungere la soglia dell’85% di recupero. 

CART-ONE è il partner ideale per le aziende che operano anche nell’ambito del commercio digitale ed hanno la necessità di realizzare un packaging personalizzato per la spedizione dei propri prodotti.

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