Cosa significa imballaggio neutro? Scopriamolo insieme

Cosa significa imballaggio neutro? Scopriamolo insieme
In Packaging

L’imballaggio neutro è un termine che sta guadagnando sempre più attenzione nel settore del commercio al dettaglio e della produzione.


Cosa significa imballaggio neutro? Scopriamolo insieme. Si tratta di un’idea che mira a standardizzare l’aspetto esteriore degli imballaggi dei prodotti, eliminando ogni tipo di branding o marchio che potrebbe influenzare la decisione di acquisto dei consumatori. In questo articolo, esploreremo il concetto di imballaggio neutro, discutendo i suoi scopi e benefici per aziende e consumatori.

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Cos’è un imballaggio neutro?

L’imballaggio neutro, come suggerisce il termine stesso, è un tipo di imballaggio privo di qualsiasi elemento che possa identificare il prodotto o il suo produttore. Ciò significa che il marchio, il logo, il nome del prodotto e qualsiasi informazione che possa ricondurre a un determinato marchio vengono rimossi o ridotti al minimo. L’obiettivo principale dell’imballaggio neutro è rendere tutti i prodotti di una determinata categoria visivamente simili, in modo che non ci siano influenze esterne sulla scelta dei consumatori.
Secondo la definizione ufficiale dell’Etichettatura Ambientale degli Imballaggi, si definiscono imballaggi neutri: “gli imballaggi non stampati che non prevedono una grafica o l’apposizione di alcuna simbologia e informazione, e che sono venduti tal quali ai clienti dai produttori”.
Spesso, gli imballaggi neutri sono caratterizzati da colori solidi o neutri, testo semplice e informazioni essenziali come le avvertenze sanitarie o le istruzioni per l’uso. Rimuovendo gli elementi di branding attraenti, infatti, si cerca di prevenire l’acquisto impulsivo o influenzato da fattori esterni, incoraggiando invece una valutazione più razionale del prodotto.

Caratteristiche dell’imballaggio neutro

L’imballaggio neutro è stato introdotto con vari scopi principali:

  • ridurre l’attrattiva dei prodotti: specialmente quelli che potrebbero essere dannosi per la salute o considerati dannosi per la società, come il tabacco e l’alcol, con l’obiettivo di scoraggiare l’uso e l’acquisto attraverso l’eliminazione di colori vivaci, immagini suggestive o slogan attraenti;
  • equità tra i produttori: in particolare nelle industrie in cui i grandi marchi dominano il mercato. Rimuovendo il branding distintivo, si offre la possibilità ai produttori di piccole dimensioni o emergenti di competere sullo stesso piano dei marchi consolidati, mettendo in primo piano la qualità del prodotto anziché il marchio;
  • promuovere decisioni d’acquisto più informate: senza l’influenza del branding accattivante, i consumatori sono spinti a valutare i prodotti in base alle informazioni fornite sull’etichetta, come gli ingredienti, i valori nutrizionali e le avvertenze. Ciò promuove una maggiore trasparenza e consapevolezza dei consumatori.
  • sostenibilità ambientale: riducendo la complessità degli imballaggi e standardizzando i materiali utilizzati, si può ridurre il consumo di risorse e la produzione di rifiuti. Inoltre, un imballaggio più semplice e privo di branding può essere più facilmente riciclabile.

Devono essere etichettati anche gli imballaggi neutri?

La norma non esclude tali imballaggi dall’obbligo. Tuttavia, per alcune di queste casistiche, sono state rilevati importanti limiti tecnologici che potrebbero non consentire l’apposizione fisica dell’etichettatura ambientale sul packaging. Nella nota di chiarimenti del Ministero della Transizione Ecologica, si evidenziano due casi:

  • gli imballaggi neutri in generale, con particolare riferimento a quelli da trasporto e/o possibili semilavorati: per questi imballaggi, l’identificazione del materiale di composizione dell’imballaggio può essere veicolato e comunicato dal produttore sui documenti di trasporto che accompagnano la merce, o su altri supporti esterni, anche digitali;
  • preincarti e imballi a peso variabile della distribuzione: ovvero gli imballaggi a peso variabile, spesso utilizzati al banco del fresco o al libero servizio e che sono finalizzati una volta contenuto il prodotto alimentare. Per queste casistiche, le informazioni devono essere desumibili da schede informative rese disponibili ai consumatori finali nel punto vendita (es. accanto alle informazioni sugli allergeni, o con apposite schede informative poste accanto al banco), o sui siti internet con schede standard predefinite.

L’imballaggio neutro rappresenta un’innovativa prospettiva nel settore del commercio al dettaglio e della produzione. Con il suo obiettivo di standardizzare l’aspetto esteriore degli imballaggi e ridurre l’influenza del branding, l’imballaggio neutro mira a promuovere decisioni d’acquisto più consapevoli, proteggere i consumatori e favorire l’equità competitiva tra i produttori. Con l’evolversi delle dinamiche del mercato, l’imballaggio neutro potrebbe continuare a guadagnare importanza come strumento per creare una relazione più autentica tra prodotti, produttori e consumatori.

Per approfondire: “Etichettatura degli imballaggi: obbligo dal 1° gennaio 2023

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